Infatti per quanto la produzione da parte del mercato "mainstream" di dischi in vinile sia pressochè finita esiste un mondo a parte, fatto di cultori e di nuove leve che seguendo un percorso antitetico a quello in voga in questi anni ritorna al vinile con una sorta di nostalgico stoicismo.
Si perchè il disco in vinile in rapporto costa di più, è piu scomodo da maneggiare e la sua usura e di gran lunga superiore nel tempo a quella dei moderni supporti digitali, dall'mp3 che con l'iPod ha conosciuto la diffuzione di massa, al cd anch'egli ormai in triste declino, almeno che non si parli di cd vergine usati par masterizzare musica dall'hard disk del proprio pc.
Come detto ormai le major tendono a vendere musica più su iTunes, Beatport , Amazon etc che a stampare cd, se pensiamo che per esempio Ligabue per una sua uscita s'è inventato di regalare la maglietta con il cd....
Ormai il mercato è stato completamente esautorato dall'avvento di internet,del pc di massa e del facile accesso a tutte le risorse che si decida di cercare, ma il vinile nella sua romantica essenza resiste alle bordate della tecnologia spietata nella sua evoluzione...
Esiste un mondo dove il vinile è usato,violentato,sfruttato e spesso preso in giro,il mondo del clubbing, quel mondo dove i Dj sono le rockstar e il pubblico una marea di appassionati della club culture assetati prima di novità o vecchie e rare tracce quanto di provare essi stessi il brivido del contatto con il piatto, il disco, manipolare la musica....
Perchè però il vinile preso in giro?
Perchè per andare incontro al mercato la technologia sforna continue novità per ricreare il feeling del vinile in digitale, quindi ecco che nasce traktor final scratch della Native Instruments, Rane Serato e una serie di metodi per mixare sui piatti in assenza del vinile prestampato...
Quello dei giradischi invece per assurdo sembra essere un mercato che non conosce crisi, anzi pare che già da alcuni anni la tendenza nei negozi di strumenti musicali in Gran Bretagna sia quell di comprare giradischi Technics , leader di mercato nel settore dei giradischi professionali da ormai più di 30 anni.
Quindi, sopratutto nella musica dance, mainstream e non, il vinile c'è, resiste...
Per un produttore di dance elettronica stampare la propria musica su vinile attraverso un'etichetta (che spesso e volentieri è fondata da egli stesso,ma questo è un argomento che affronteremo prossimamente) è motivo di orgoglio e rispetto artistico, sopratutto se l'etichetta gode di una certa fama nel mercato underground o comunque nel mondo del clubbing...
Etichette come Plus8 nell'ambito dance solo per citarne una hanno fatto del vinile il supporto madre per tutte le loro uscite e per un produttore "uscire" su quest'etichetta vuol dire affermarsi sul mercato.
Il vinile è dunque un sempreverde che non brilla mai, ma che nemmeno vede opacizzare la proprio essenza al confronto con i più moderni ritrovati di "massa"...
Leskìn